-GENERATION GAP- Padri e figli a confronto tra realtà e letteratura. Il titolo di questa mappa riassume brevemente il contenuto della mia trattazione: la rivisitazione dei rapporti generazionali padre-figlio nella società e nella letteratura del Novecento. E’ proprio all’inizio di questo secolo, infatti, che, fatta esclusione di singole eccezioni del passato, si sviluppa una nuova generazione di giovani intellettuali, figlia dei cambiamenti strutturali in corso nella società, ovvero dei processi di industrializzazione e modernizzazione che sfociano nella nascita della società di massa. Ed è in questa nuova generazione che rientrano i temi del cambiamento, della rivoluzione o anche della guerra, o l’atteggiamento distruttivo nei confronti del passato e l’esaltazione del nuovo che inducono ad una simbolica uccisione dei padri e della società che essi rappresentano. In particolare il motivo dell’oppressione del padre e della rivolta del figlio nei suoi confronti è presente in tutta la letteratura primonovecentesca: da Kafka con la sua lettera al padre, a Pirandello con l’“Esclusa” e “Uno nessuno centomila”; da Ledda con il suo romanzo “Padre padrone”, a Svevo con “La coscienza di Zeno”. Questa nuova condizione costituisce un turn-over rispetto a quanto rappresentato nella letteratura precedente. Basti pensare a Gertrude, che non riesce ad opporsi al potente genitore che la costringe al noviziato; o ad Eveline, il personaggio di uno dei racconti di Joyce che è costretta a vivere facendo da balia ai fratelli e al padre al quale deve anche rendere il frutto del suo lavoro. Quest’ultimo, nonostante scritto nei primi anni del Novecento, costituisce uno spacco di vita quotidiana irlandese che Joyce critica adottando un punto di vista esterno cosmopolita e “più europeo”. Daltro canto, non si possono no n...If you want to get a full essay, order i! t on our website: OrderCustomPaper.com
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